Il coltello è un utensile di uso manuale formato da una lama a punta fissata ad un manico.
I coltelli, anche se costruiti col miglior materiale del mondo, dopo tanto tempo e, soprattutto, dopo un costante utilizzo, dovrebbero essere soggetti al processo di affilatura della lama.
Questa tecnica è una vera e propria arte. Persone come professionisti del taglio, chef, macellai lo eseguono regolarmente e con moltissima precisone. Una lama affilata è infatti molto più sicura di una non affilata, poichè consente di tagliare con molta più precisione, sicurezza e ci permette di non esercitare una pressione abnorme sull’oggetto che vogliamo tagliare.
Avere in cucina coltelli che tagliano male è una cosa davvero fastidiosa. In passato, per risolvere questo problema, ci veniva in contro “l’arrotino”, che girando di paese in paese con la sua bicicletta e i suoi strumenti, la mola, affilava tutti i nostri coltelli in un attimo. Ai giorni d’oggi questa figura sta pian piano scomparendo e quindi siamo “costretti” a trovare delle soluzioni adeguate per far fronte alla nostra esigenza.
Per fare ciò esistono tanti modi. Per esempio possiamo fare ricorso al cosiddetto “acciaino”. L’acciaino è uno dei tanti strumenti utilizzati proprio per questo obiettivo. Impugnandolo fermamente con una mano e tenendolo in posizione verticale, prendiamo, con la mano libera, il coltello che vogliamo affilare ed appoggiamolo, con la parte della lama più vicina possibile all’impugnatura dell’acciaino, coprendo un angolo di circa 22 gradi. Fatto ciò iniziamo a far scorrere la lama del coltello, da entrambe le parti, sull’acciaino. Ripetendo il procedimento 3/4 volte riusciremo ad affilarlo.
Ovviamente questo metodo non è unico. Per esempio potremmo utilizzare la cote. La cote non è altro che una pietra abrasiva naturale, molto dura, tagliata a forma di prisma, cilindro o cono, formata da una parte più ruvida e da una liscia. Per sfruttare questo metodo, dobbiamo prima bagnare la cote con una piccola quantità di olio lubrificante specifico per l’affilatura. Cominciamo dalla parte più ruvida della cote e passiamoci entrambe le parti della lama del nostro coltello. Fatto ciò giriamo la cote dalla parte liscia e ripetiamo il procedimento sempre 3/4 volte.
Un altro modo per riuscire nel nostro obiettivo lo possiamo trovare nell’utilizzo di una tazzina da caffè di ceramica. Quest’ultima va messa a testa in giù e, con un angolo di circa 20 gradi, dobbiamo far scivolare la lama da entrambe le parti sul bordo della tazzina.
Ovviamente alla fine dell’affilatura è sempre bene, e talvolta consigliato, controllare se sulla lama sono presenti dei rivetti, ovvero delle imperfezioni dovute al modo in cui abbiamo passato entrambe le parti della lama. Per esempio con una parte potremmo aver esercitato più pressione sullo strumento e quindi risulta più affilata rispetto all’altra. In tal caso è bene ripete l’operazione sulla parte meno tagliente in modo da uniformarle.
Questi sono solo 3 modi dei tanti che esistono per affilare la lama di un coltello.
Oltre al cosiddetto “fai da te”, esistono strumenti in grado di aiutarci e di farci risparmiare anche un po’ di tempo.
In questo ambito ci viene incontro Nippo, le cui proprietà sono reperibili al seguente link https://affilacoltelli.recensionando.it
Nippo è un affila coltelli rapido e molto affidabile, costruito con carburo di tungsteno (metallo duro e pesante). Questo strumento è adatto per arrotare, affilare e lucidare tutti i tipi di coltelli utilizzati nelle cucine. Il suo funzionamento è basato su due molle laterali che riescono a regolare in modo automatico l’affilatura della lama, semplicemente agendo con la pressione del polso. Le molle che gestiscono il suo funzionamento non sono alimentate da fonti elettriche, poichè prevendono delle sospensioni in grado di regolare l’affilatura. Grazie a quest’ultima, con Nippo è possibile avere dei coltelli perfettamente taglienti per ogni alimento, ed in più ne prolunga la vita e li rende molto più sicuri.
Per consultare il prezzo e le opzioni di acquisto far riferimento al link soprastante.